In Italia tra il 60 e l’89 per cento delle donne inizia ma la percentuale crolla dopo appena tre mesi mentre. L’Oms lo consiglia almeno fino a sei mesi. Ecco perché sono importanti la motivazione e il sostegno Come spiegano le iniziative per la settimana internazionale
Nella regione di Copenhagen il 99,5 per cento delle mamme allatta al seno. In Italia – secondo più studi – alla dimissione ospedaliera lo fa una percentuale tra il 60 e l’89% (allattamento misto, biberon e seno), a seconda della regione e dell’ospedale; a tre mesi di età si scende molto al di sotto del 50% (quello misto al 69%), a sei mesi, quello esclusivo sembra inferiore al 10%. E pensare che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) prevede allattamento esclusivo fino a sei mesi, per proseguire, integrato con alimenti solidi, fino a due anni e più, se lo si desidera.
Il Dott. Merli Nicola interviene:
L’allattamento al seno riveste una grande importanza anche dal punto di vista odontoiatrico poiché la suzione stimola positivamente la muscolatura del cavo orale favorendone lo sviluppo corretto e prevenendo le malocclusioni: in sintesi l’allattamento al seno contribuisce a far crescere i denti dei vostri bambini più dritti e più sani.